tag:blogger.com,1999:blog-13113684348430845192024-03-13T02:38:59.401-07:00Sahrawi ANSPSAssociazione Nazionale di Solidarietà con il Popolo SahrawiANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.comBlogger40125tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-48298852705472110332012-11-02T11:17:00.003-07:002012-11-07T14:49:17.407-08:00LIBERTA’ PER I PRIGIONIERI POLITICI SAHRAWI DELLA PRIMA PRIMAVERA ARABA <br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">SIT-IN <o:p></o:p></span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sabato
10 novembre 2012 <o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">dalle
12.00 alle 13.00 <o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><i>NUOVA SEDE Ambasciata del Marocco</i></b><b><o:p></o:p></b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Piazza Mincio - angolo Via Brenta 12/16 Roma<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il
24 ottobre 2012 si sarebbe dovuto celebrare davanti al Tribunale militare di
Rabat il processo a 24 sahrawi imputati per i fatti di Gdeim Izik, nel Sahara
Occidentale occupato. Il giorno prima, l’udienza è stata rinviata per la
seconda volta sine die. Degli imputati, 23 sono detenuti nella prigione di
Rabat-Salé da due anni senza che il processo abbia avuto inizio, ben oltre i
limiti di legge. Sono in detenzione illegale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L’ennesimo
rinvio, di fronte ad accuse gravissime (omicidio) che potrebbero comportare la
pena di morte secondo il Codice di giustizia militare marocchino, è la
dimostrazione dell’inconsistenza delle prove e del fondato timore che
l’apertura del processo si trasformi in un atto di accusa nei confronti
dell’occupazione militare del Sahara Occidentale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A
Gdeim IziK, una decina di km da El Aiun, capitale del Sahara occupato, circa
20.000 sahrawi si sono riuniti, a partire dal 10 ottobre 2010, nell’<i>Accampamento della dignità</i> per
rivendicare i propri diritti, la voglia di libertà, la richiesta della fine
delle discriminazioni e della repressione di cui sono vittime. In una parola i
sahrawi rivendicano la propria <i>DIGNITA’</i>. Sarà questa la parola d’ordine
che nei mesi successivi, dalla Tunisia all’Egitto, dalla Libia al Marocco
stesso e a tutto il Maghreb, farà scendere in piazza le protagoniste e i
protagonisti della cosiddetta <i>Primavera
Araba</i>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il
campo di Gdeim Izik viene smantellato all’alba dell’8 novembre 2010 dalle forze
di occupazione marocchine, con un’azione militare di estrema violenza, mentre
fino al giorno prima sono in corso i negoziati sulle rivendicazioni dei
manifestanti. Il Marocco non ha mai consentito ad autorità indipendenti di
svolgere un’inchiesta sul posto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In
questi due anni le proteste non si sono mai fermate e altre decine di sahrawi
sono attualmente in carcere. Per questo:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Chiediamo la liberazione di tutti i
prigionieri politici sahrawi<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il
Sit-in è promosso dall’Associazione Nazionale di Solidarietà con il Popolo
Sahrawi (ANSPS), dalla Campagna internazionale per la liberazione dei
prigionieri politici sahrawi, in collaborazione con i Giovani Sahrawi in
Italia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per
info e adesioni: <a href="mailto:ansps@libero.it">ansps@libero.it</a></span> <b><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-10453602230181461602012-10-24T04:49:00.005-07:002012-10-24T04:49:56.747-07:00GDEIM IZIK: RINVIATO IL PROCESSO Il processo ai sahrawi protagonisti della prima protesta della “primavera araba”, quella di Gdeim Izik nei Territori Occupati del Sahara Occidentale nel ottobre – novembre 2010 è stato nuovamente rinviato. I 24 imputati, di cui 23 in carcere, dovevano comparire oggi davanti al tribunale militari di Rabat.<br />
<br />Sono in carcere da 2 anni con pesanti accuse di omicidio e associazione a delinquere.<br /><br />I sahrawi contestano tutte le accuse loro rivolte e il fatto di dover comparire davanti a un tribunale militare. Questa mattina, all’ora prevista per l’apertura del processo, le famiglie dei prigionieri hanno protestato di fronte al tribunale e reclamato immediata liberazione.<br /><br />Erano presenti osservatori internazionali da Italia, Spagna, Francia e Belgio.<br /><br />I difensori dei diritti umani sahrawi sottolineano che il mancato processo, dopo un primo rinvio nel gennaio di quest’anno, manifesta il timore del regime che le udienze si trasformino in atti di accusa nei suoi confronti a causa di inconsistenza delle prove e delle accuse.<br /><br />L’accampamento della dignità di Gdeim Izik venne smantellato l’8 novembre 2010 manu militari.<br /><br /><br />328.6392643<br />ansps@libero.itANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-85226220305430973252012-10-13T00:24:00.001-07:002012-10-13T00:24:20.497-07:00Giannassi all'Assemblea Generale dell'Onu<br />
<div class="MsoNormal">
IL SINDACO GIANASSI È INTERVENUTO ALL’ASSEMBLEA
GENERALE DELL’ONU</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il pluridecennale impegno di
Sesto Fiorentino per l’autodeterminazione del popolo Saharawi è sbarcato alle
Nazioni Unite. Ieri il sindaco Gianni Gianassi è intervenuto a New York
all’audizione del IV Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite,
quella incaricata dei processi di decolonizzazione. La sessione plenaria che si
è tenuta nella giornata di ieri nel Palazzo di Vetro era interamente dedicata
alla situazione del Sahara Occidentale ed è servita ad ascoltare le istanze
presentate da una cinquantina di soggetti provenienti da ogni parte del mondo.
“Sesto Fiorentino è città di pace e dal 1984 è gemellata con la città saharawi
in esilio di Mahbes - ha affermato il sindaco - da allora abbiamo sposato e
sostenuto pienamente la giusta lotta per l’autodeterminazione del popolo
saharawi, affinché si superasse definitivamente l'ultima colonia africana.
Oggi, però, sono qui per rappresentare ciò che ho visto, nella mia visita del
marzo 2011, nella città di El Aaiun, dove mi ero recato, in incognito, per
consegnare la cittadinanza onoraria di Sesto Fiorentino ad Aminatou Haidar,
donna simbolo della resistenza pacifica del popolo saharawi. Ho potuto
constatare il regime di occupazione militare e il controllo capillare del
territorio da parte dell’esercito e
della polizia marocchina. Strade e piazze sono costantemente sorvegliate. Ho
raccolto la testimonianza delle numerose violenze impunite, ho visto le
conseguenze della violenza dello sgombero di Gdeim Izik, e ho appreso, dalla
voce degli avvocati che hanno difeso i prigionieri saharawi, le condizioni di
detenzione nelle quali versavano più di 100 manifestanti e le difficoltà dei
legali a vedere accolte le richieste di processi pubblici, davanti agli occhi e
all’attenzione della comunità internazionale”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il sindaco Gianassi, al pari di
gran parte degli altri intervenuti, ha chiesto infine alla Commissione dell’ONU
presieduta dal gabonese Noel Nelson Messone di accelerare il processo di
autodeterminazione, sottolineando le potenzialità del popolo saharawi. “La loro
lotta pacifica e democratica è una speranza in un mondo pieno di guerra e di
terrorismo”, ha concluso. (rm)</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il testo integrale
dell’intervento del sindaco Gianni Gianassi alla IV Commissione dell’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Signor presidente della
Commissione, signori diplomatici, signore e signori.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sesto Fiorentino è città di pace
e dal 1984 è gemellata con la città saharawi in esilio di Mahbes.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da allora abbiamo sposato e
sostenuto pienamente la giusta lotta per l’autodeterminazione del popolo
saharawi, affinché si superasse definitivamente l'ultima colonia africana.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Abbiamo sempre sostenuto le
risoluzioni dell’Onu, affinché si potesse finalmente tenere un referendum che
desse ai saharawi la possibilità di decidere del proprio futuro. Noi
continuiamo a chiedere al Consiglio di Sicurezza di far rispettare rapidamente
le proprie risoluzioni.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Oggi, però, sono qui per
rappresentare ciò che ho visto, nella mia visita del marzo 2011, nella città di
El Aaiun. Città dove mi ero recato, in incognito, per consegnare la
cittadinanza onoraria di Sesto Fiorentino ad Aminatou Haidar, donna simbolo
della resistenza pacifica del popolo saharawi. Nel breve soggiorno nella capitale
del Western Sahara ho potuto constatare il regime di occupazione militare ed il
controllo capillare del territorio da
parte dell’esercito e della polizia marocchina. Strade e piazze sono
costantemente sorvegliate. Ricordo che la mia visita è avvenuta all’indomani
dei tragici fatti della repressione di Gdeim Hizik. Ho raccolto la
testimonianza delle numerose violenze impunite, come quella sul giovane Said
Dambar, uno dei promotori di Gdeim Izik, ucciso da due marocchini nel 2010, ed
alla cui famiglia mai sono state chiarite le cause della morte, nonostante
insistenti richieste e denunce in tal senso. Ho visto le conseguenze della
violenza dello sgombero di Gdeim Izik, come quelle che hanno colpito la
cittadina saharawi Oubaih Khadija per sempre paralizzata alle gambe. Ho
appreso, dalla voce di un pool di avvocati che ha difeso i prigionieri saharawi
del “campo della dignità”, le condizioni di detenzione nelle quali versavano
più di 100 manifestanti e le difficoltà dei legali a vedere accolte le richieste
di processi pubblici, davanti agli occhi e all’attenzione della comunità
internazionale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quanto da me osservato e
denunciato, sia al Governo Italiano che all’Alto Rappresentante Europeo, ha
trovato piena conferma nella relazione della Fondazione Kennedy che ha visitato
il territorio del Sahara Occidentale con l’intento di indagare sulla violazione
dei diritti umani.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Aggiungo che nei molti anni
d’impegno ho avuto occasione di incontrare tanti rifugiati e cittadini del
territorio occupato che portavano sul loro corpo i segni delle torture e delle
gratuite violenze che la repressione marocchina ha loro inferto: donne come
Sultana Jaya, attivista per i diritti umani, picchiata e menomata mentre
manifestava pacificamente per le strade di El Aaiun e giovani come Ahmed Brahim Ettanji, esponente della
resistenza saharawi più volte imprigionato e torturato.In questi lunghi anni ho
incontrato anche tanti saharawi che vivono in esilio, nei campi di rifugiati di
Tindouf in Algeria: donne, bambini, uomini che sopravvivono grazie agli aiuti
dell’Unhcr dei Governi e degli Enti amici e che subiscono anch’essi, da quasi
40 anni, il diniego al diritto di vivere liberi, nella loro terra.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Testimonio tutto ciò a questa
Onorevole Commissione, affinché sostenga con forza l’accelerazione del processo
di autodeterminazione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La lotta pacifica e democratica
del popolo saharawi è una speranza in un mondo pieno di guerra e di terrorismo
che illumina l’azione e lo spirito delle Nazione Unite. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Grazie per la vostra attenzione.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-81428726610986705052012-09-25T06:03:00.002-07:002012-09-25T06:03:31.168-07:00Donne Sahrawi: "Just to let you know I'm alive"<br />
<blockquote class="tr_bq">
"<i>Un documentario sulla violenza contro le donne saharawi e l’impatto della guerra sulle loro vite. Un viaggio nel deserto, in Sahara Occidentale e nel Sud dell’Algeria, per raccogliere le loro voci e scoprire, attraverso i loro occhi, <strong>la storia dimenticata di un popolo</strong>.</i>" di Simona Ghizzoni ed Emanuela Zuccalà</blockquote>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 10px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.emphas.is/web/guest/discoverprojects?projectID=761">Guarda il video</a></div>
<blockquote>
<i>Degja è stata prelevata con la forza da casa sua, in un pomeriggio del 1980, da quattro poliziotti in borghese. Gettata nel retro di una Land Rover, trasportata da una prigione segreta all’altra, ha trascorso 11 anni della sua giovinezza prigioniera e con gli occhi bendati, nella febbrile attesa dell’interrogatorio e della tortura.</i><i>Anche Soukaina ha vissuto per 11 anni in una cella angusta. Dopo il suo arresto, la figlia minore è morta di stenti perché nessuno poteva prendersi cura di lei. Non aveva ancora compiuto un anno.</i><i><strong>Leila è una moderna Antigone, tormentata dall’impossibilità di dare sepoltura al corpo del fratello Said</strong>, morto nel dicembre del 2010. La famiglia non fa che chiedere al governo marocchino l’autopsia sul corpo del ragazzo, ucciso dalla polizia in circostanze ambigue. Ma nessuna risposta, finora, è mai arrivata. [</i><i><a href="http://www.corriereimmigrazione.it/ci/2012/09/solo-per-farti-sapere-che-sono-viva-2/">Il corriereimmigrazione.it</a>]</i></blockquote>
<blockquote>
<i><strong>JUST TO LET YOU KNOW THAT I’M ALIVE (SOLO PER FARTI SAPERE CHE SONO VIVA) è un documentario di 25 minuti ritmato da video, musica e fotografie che, per la prima volta, dà voce alle donne saharawi vittime di queste violenze</strong>, sia in Sahara Occidentale che nei campi profughi in Algeria. Ricostruendo, attraverso le loro testimonianze, i diari, le vecchie fotografie, la storia del popolo saharawi da una prospettiva femminile e intima.</i><i>Insieme all’amica fotografa Simona Ghizzoni, abbiamo viaggiato nei campi profughi algerini e in Sahara Occidentale, sperimentando in prima persona l’ossessivo controllo marocchino nel territorio occupato e l’estrema miseria in cui versano i saharawi rifugiati in Algeria. E, condividendo il tempo lento di queste donne, il rito del tè, la mancanza d’acqua e la scarsità di cibo, ci siamo rese conto che le loro vicende possono diventare simbolo di temi più universali: l’impatto della guerra sulla vita e l’anima dei singoli; l’alienante condizione dei profughi in ogni parte del globo; l’esistenza, ancora oggi, di muri che segnano confini artificiali e crudeli tra i popoli; la violenza contro le donne come arma affilata di strategie distruttive, com’è accaduto anche nell’est della Repubblica Democratica del Congo, in Darfur, in Libia, in Kashmir.</i><i>"La Fondazione americana The Aftermath Project ha finanziato le nostre spese di viaggio, grazie a un grant vinto da Simona Ghizzoni nel 2011. Ora, per completare la produzione del documentario, stiamo per sperimentare una nuova forma di condivisione in rete, già diffusa negli Stati Uniti ma ancora poco nota da noi: il crowd funding, una raccolta fondi attraverso internet. I lettori possono finanziare direttamente il progetto con una donazione libera a partire da 10 dollari, e ricevere in cambio una serie di “grazie” concreti: dal DVD del documentario a piccole stampe di Simona Ghizzoni; da seminari one-to-one sul giornalismo d’inchiesta e la fotografia di reportage a stampe in grande formato a edizione limitata, fino a comparire come produttori del video.</i><i>Abbiamo scelto il sito www.emphas.is, specializzato in progetti multimediali di qualità. </i><i><b>Saremo </b><a href="http://www.emphas.is/web/guest/discoverprojects?projectID=761" style="border: 0px; color: #e35a10; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">online</a><b> a partire dal 24 settembre, per 60 giorni.</b>" </i><strong>Emanuela Zuccalà</strong>JUST TO LET YOU KNOW THAT I’M ALIVE<br />(SOLO PER FARTI SAPERE CHE SONO VIVA)<br />Di Simona Ghizzoni ed Emanuela Zuccalà<br />In collaborazione con la rappresentanza italiana della Rasd (Repubblica Saharawi Araba Democratica), con le ONG saharawi Afapredesa e ASVDH, con l’organizzazione culturale Zona (www.zona.org).<br />Con il contributo speciale di The Aftermath Project (www.theaftermathproject.org).</blockquote>
ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-73804536800820124902012-05-26T10:35:00.000-07:002012-05-26T10:35:47.871-07:00Brahim Sabbar in Italia<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><i>E' in Italia Brahim Sabbar!</i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<u>Profilo</u></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ Un attivista sahrawi dei
diritti umani nel Sahara Occidentale sotto occupazione marocchina.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ Segretario generale
dell’Associazione sahrawi delle vittime delle gravi violazioni dei diritti
umani perpetrate dallo stato marocchino (ASVDH). E’ nato nel <st1:metricconverter productid="1959 a" w:st="on">1959 a</st1:metricconverter> Lagsabi, sposato e
padre di tre figli.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tra il 1981 e il 1991 viene
arrestato e detenuto in segreto, “scomparso”. Il 14 agosto 1981 viene
sequestrato nella città occupata di Dakhla, insieme ad altri sahrawi. Passa
attraverso diversi centri di detenzione segreta tra cui il tristemente famoso
Kaalat Mguna (Marocco), senza imputazioni e senza processo. Viene liberato il
22 giugno 1991, con altri 321 sahrawi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dopo la sua liberazione, nel 1994
partecipa alla costituzione del Comitato di Coordinamento delle vittime delle
scomparse forzate, considerato come l’embrione del movimento per i diritti
umani nei Territori Occupati.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quando a partire dal 1999, inizia
la protesta pacifica di massa, l’”intifada” sahrawi, Brahim Sabbar è alla testa
del movimento di protesta e rivendicativo. Partecipa a numerose manifestazioni
di protesta nei Territori Occupati e nello steso Marocco. Prende contato con le
organizzazioni internazionali per i diritti umani per sensibilizzarli sullo
stato della repressione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Partecipa alla creazione, con
diversi militanti sahrawi e marocchini, alla costituzione del “Forum Verità e
Giustizia”, poi proibito dal Marocco, ed è eletto membro del suo Consiglio
nazionale. E’ tra i fondatori dell’ASVDH, di cui viene eletto Segretario generale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel 200 viene privato del
passaporto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel 2001 è tra i 36 difensori dei
diritti umani condannati a tre mesi di prigione per aver partecipato ad una
manifestazione pacifica a Rabat il 9 dicembre 2000.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A partire dal maggio 2005 nei
Territori Occupati si fa più intensa la protesta contro la repressione. Brahim
Sabbar è più volte arrestato nel corso dell’anno</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il 17 giugno 2006 viene
arrestato, con Ahmed Sbai, a El Aiun dopo aver partecipato alla creazione di
una sede dell’ASVDH a Bojador. L’AVSDH aveva appena pubblicato un Rapporto
sulle violazioni dei diritti umani nei Territori Occupati, con il contributo di
Sabbar. Intraprende più volte lo sciopero della fame, insieme ad altri
prigionieri ed attivisti sahrawi, per protesta contro la repressione di cui
sono vittime. Il 27 giugno 2006 viene condannato a due anni di prigione, per
“disobbedienza” ad un agente carcerario. . In un successivo processo viene
condannato ad un anno e sei mesi; in totale tre anni e sei mesi. Durante
l’incarcerazione alla “Prigione Nera” di El Aiun denuncia torture e trattamenti
disumani. Viene liberato il 17 giugno 2008.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il 19 gennaio 2009 viene
aggredito e picchiato selvaggiamente dalla polizia marocchina mentre cercava di
raggiungere alcuni sahrawi accerchiati dalla gendarmeria a seguito di una
manifestazione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Privato del passaporto per 10
anni, l’ottiene al termine di una campagna internazionale e di uno sciopero
della fame.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dal 23 febbraio 2010 si reca per
la prima volta con altri 10 difensori dei diritti umani nei Campi profughi
sahrawi della regione di Tindouf (Algeria). Il loro rientro nel marzo nei
Territori Occupati avviene con una missione di osservatori internazionali per
prevenire la loro incarcerazione come era accaduto un anno prima ad altri
attivisti. Il rientro avviene senza incidenti ma pochi giorni dopo, il 9 marzo
2010, Sabbar viene ferito dalla polizia nel corso di una manifestazione a El
Aiun.</div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-17179337823736478332012-05-24T02:42:00.003-07:002012-05-24T23:12:18.060-07:00Tavola Rotonda: Dal Sahara Occidentale all'Unione Europea<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">In occasione dell'<b><span style="color: #38761d;">Assemblea Nazionale Ansps</span></b>, vi invitiamo alla Tavola Rotonda </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #20124d;"><b><i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">"</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Dal Sahara Occidentale all'Unione Europea: </span></i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #20124d;"><b><i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">percorsi condivisi delle Istituzioni e della Società civile in Italia e in Europa</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">" </span></i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #20124d;"><b><i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">che si terrà a <b>Roma,</b> <b>sabato 26 maggio</b> </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">presso la <i>Sala della Fondazione Basso</i> </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">V. Dogana Vecchia 5, </span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: x-small;">ore 10.00.</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Al dibattito, moderato dal presidente <span style="color: #38761d;"><b>Ansps, </b></span><i><span style="color: #38761d;"><b>Luciano Ardesi</b></span></i>, parteciperanno: </span></div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i><span style="color: #20124d;"><b>Brahim Sabbar</b> </span></i>- difensore dei diritti umani nei T.O., </span></div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">
<div style="text-align: center;">
l'<span style="color: #073763;"><i><b>On</b></i></span>. <i><span style="color: #20124d;"><b>Renzo Carella</b></span></i> - Intergruppo parlamentare, </div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #20124d;"><b>Sergio Bassoli </b></span></i>- dip. Internazionale Cgil, </div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #20124d;"><b>Giacomo Filibeck</b></span></i> - dip. Relazioni internazionali PD, </div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #20124d;"><b>Francesca Doria</b></span></i> - avvocato e osservatore internazionale nei T.O.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Per vedere la cartina clicca <a href="http://maps.google.it/maps?rlz=1C1AFAB_enIT457IT457&sugexp=chrome,mod%3D9&q=via+della+dogana+vecchia+5+roma&um=1&ie=UTF-8&hq=&hnear=0x132f604fd49edadd:0x13094f9ac16c7020,Via+della+Dogana+Vecchia,+5,+I-00186+Roma&gl=it&ei=lAG-T9_FNaqj4gTf8dll&sa=X&oi=geocode_result&ct=title&resnum=1&ved=0CAsQ8gEwAA">qui</a>; </div>
<div style="text-align: center;">
Per capire <a href="http://infopoint.atac.roma.it/">come raggiungerci</a>.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Non mancare!</div>
</span>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-83209588052820522652012-05-16T04:43:00.001-07:002012-05-17T07:43:05.162-07:00Giovani italiani e sahrawi a La Sapienza<div style="text-align: center;">
EVENTO ANNULLATO!</div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #cccccc;">L’Università della Sapienza accoglie le voci del Popolo saharawi.</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #cccccc;"><br /></span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cccccc;"><b> Aula del Chiostro</b>, </span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #cccccc;">Venerdì 18 maggio 2012, alle ore 11 </span></b></div>
<span style="color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;">Interventi:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;"><i>Preside della Facoltà di Ingegneria</i> dell'Università La Sapienza.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;"><i>Professori </i>della Facoltà di Ingegneria.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;">Rappresentante sahrawi: <b>Fatima Mafud.</b></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;">Responsabile Unione studenti saharawi in Spagna: <b>Abderrahman Mohamed.</b></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;">Rappresentante donne saharawi: <i>Mariam Mahmud.</i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;">Proiezione filmati.</span></div>
<span style="color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="color: #cccccc;">Il dibattito si concluderà alle ore 13.</span><br />
<span style="color: #cccccc;">Per informazioni: <i>Meini 327.1656718</i></span><br />
<span style="color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="color: #cccccc; text-align: center;">Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale </span><br />
<span style="color: #cccccc; text-align: center;">Università di Roma “La Sapienza”, </span><br />
<span style="color: #cccccc;">Via Eudossiana, 18 00184 Roma</span><br />
<br />
<br />ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-78449364743653513412012-05-13T01:52:00.001-07:002012-05-13T01:52:18.015-07:0039° Anniversario del Fronte Polisario<div style="text-align: center;">
<span style="color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 13px;">Una serata di dibattito e convivialità, </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">in occasione del </span><b style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">39° anniversario del Fronte Polisario</b><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">, </span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;">rivolta a tutti i</span><span style="color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 13px;"> sostenitori, gli amici, i simpatizzanti e conoscenti:</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><b><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">sabato</span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">19 maggio 2012</span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">, </span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">dalle ore 19.00</span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;"> alle ore 22.00</span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;"> </span></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><b><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">in via Goito 35b </span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">- Roma (</span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">presso la sede di Arci Solidarietà</span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">).</span></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLVFv-Dfe_Q8LfHueW15fXK2LfuSYrZfNWWa4WI_BHDD5YuL_G5q_nluqTcLpxca9_A-s0nClCrVrPUYZVVWg5MERk77dgBe96JKulTsBqc84WbDvOGfAqNj4cwcu9FgmYOYOKgkU1cVw/s1600/volantino+roma+polisario.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLVFv-Dfe_Q8LfHueW15fXK2LfuSYrZfNWWa4WI_BHDD5YuL_G5q_nluqTcLpxca9_A-s0nClCrVrPUYZVVWg5MERk77dgBe96JKulTsBqc84WbDvOGfAqNj4cwcu9FgmYOYOKgkU1cVw/s320/volantino+roma+polisario.jpg" width="226" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;"> </span><br style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;" /><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;"></span></i><br /><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0.917969); color: #222222; font-size: 13px;">Per informazioni e prenotazioni: SALKA 34.23789285, MENI 327.1656718, NAFI 340.7657916</span></span>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-6782508270522078932012-05-05T04:40:00.002-07:002012-05-05T04:40:39.896-07:00Onu: missione di pace senza diritti umani<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Il Consiglio di Sicurezza ha approvato il 24 aprile la
Risoluzione con la quale, sulla base del Rapporto presentato dal Segretario
generale dell’Onu il 5 aprile,</span><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">prolunga fino al 30 aprile 2013</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> il
mandato della missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale (MINURSO), in
scadenza al 30 aprile di quest’anno. Il rinnovo è diventato ormai un rito da
quando la missione è stata dispiegata nel 1991 per </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">sorvegliare il cessate il fuoco e soprattutto per organizzare il
referendum di autodeterminazione</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">La vera questione all’ordine del giorno era la <b>protezione dei diritti umani</b>. La
MINURSO è l’unica missione di pace a dell’Onu ancora in corso a <b>non prevedere espressamente tale clausola</b>.
Malgrado le richieste del Polisario, del Parlamento europeo (cfr. sotto), della
campagna internazionale promossa da diverse organizzazioni, tra le quali
l’ANSPS, il Consiglio di Sicurezza ancora una volta ha eluso il problema. Ha
vinto una volta di più il <i>ricatto della
Francia</i> determinata ad esercitare il diritto di veto se la proposta di
estendere ai diritti umani il mandato dei caschi blu fosse stata messa ai voti.
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">L’aspetto paradossale della Risoluzione è il <b>sostegno alle due Commissioni regionali </b>che
dipendono dal Consiglio nazionale dei diritti umani da poco istituito dal <b>Marocco.</b> Non solo il governo di Rabat
non ha mai garantito la protezione e la giustizia per i sahrawi, ma le
associazioni internazionali per la difesa dei diritti umani hanno anche negli
ultimi anni denunciato la continua violazione dei diritti dei marocchini stessi,
come confermato dall’ultimo rapporto del novembre scorso del Comitato contro la
tortura dell’Onu, e ciò a dispetto delle riforme annunciate. Per capire meglio
l’atteggiamento del Marocco nei Territori Occupati, basti pensare che nel
settembre scorso aveva protestato per l’invio di una missione Onu dopo i
sanguinosi incidenti accaduti nella città di Dakhla tra sahrawi e coloni
marocchini alla fine di una partita di calcio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">La Risoluzione riproduce nella quasi totalità quella
approvata lo scorso anno. L’unica timida aggiunta è la raccomandazione di <b>garantire ai caschi blu la libertà di
interazione</b> con tutti i loro interlocutori e la libertà di circolazione. <b>Troppo poco</b> di fronte alla denuncia di
Ban Ki-moon dei numerosi ostacoli posti dal Marocco alla missione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">La seduta del Consiglio è durata 15 minuti e la
Risoluzione è stata approvata all’unanimità. Nel suo intervento il <i>Sudafrica</i> ha espresso tutta la sua
preoccupazione per <i>l’incapacità del
Consiglio di Sicurezza</i> di stabilire un meccanismo credibile per la difesa
dei diritti umani.<o:p></o:p></span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-27013693935122206052012-05-05T04:37:00.001-07:002012-05-05T04:37:29.461-07:00Il Parlamento europeo condanna la repressione nei confronti dei sahrawi<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">La plenaria del Parlamento europeo ha approvato il 18
aprile il </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Rapporto su “Diritti umani nel
mondo e la politica dell’Unione europea”,</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> preparato dal deputato britannico
</span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Ricahard Howitt</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">. Grazie ad un
emendamento del Gruppo parlamentare GUE/NGL, il Rapporto è stato adottato con
una risoluzione che richiama il </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">diritto
del popolo sahrawi all’autodeterminazione</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> e reitera la sua richiesta di una
soluzione giusta e duratura in conformità con le risoluzioni dell’Onu. </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Denuncia la repressione</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> subita dalla
popolazione sahrawi nei Territori occupati, </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">chiede
inoltre la liberazione</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> degli ottanta prigionieri politici sahrawi ed in
particolare dei 23 detenuti nel carcere di Salé a seguito dello smantellamento
del Campo di Gdeim Izik nel novembre 2010. Sollecita infine </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">l’adozione di un meccanismo internazionale
di vigilanza</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> sui diritti umani nel Sahara occidentale.</span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-66008878427682700322012-05-05T04:36:00.000-07:002012-05-05T04:36:01.721-07:00La Lega Araba e l’autodeterminazione<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Il Segretario generale della </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Lega araba</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">, Nabil al-Arabi, in un’intervista al quotidiano algerino
</span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">El Khabar</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">, in risposta ad una domanda
sul sostegno che la Lega araba cerca di dare al cambiamento nel modo arabo,
afferma che “</span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">il popolo sahrawi ha il
diritto all’autodeterminazione”</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">. Allo stesso tempo, poiché la questione del
Sahara Occidentale è in mano all’Onu, la Lega araba non vede la necessità di
intervenire in questa questione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">E’ la <i>prima volta</i>
che un alto esponente della Lega si esprime in questo modo sulla questione sahrawi.
Finora la Lega araba <b>ha respinto</b>
qualunque ipotesi di <b>riconoscimento
della RASD</b> a causa dell’opposizione della maggioranza dei paesi membri.<o:p></o:p></span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-88461153731630378202012-05-05T04:33:00.002-07:002012-05-05T04:33:28.717-07:00Rossella Urru sequestrata da oltre 6 mesi<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Il 22 aprile ha segnato i </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">sei mesi</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> dal sequestro di Rossella Urru e dei due cooperanti
spagnoli Ainhoa Fernández de Rincón ed Enric Gonyalons. In questa occasione
l’ANSPS ha diffuso un comunicato e successivamente ha preparato uno speciale
documento </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Dal Sahara al Sahel</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">, il
primo numero del </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Sahrawi Report</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">,
dedicato interamente alla comprensione del rapimento dei tre cooperanti e
dell’evolversi della situazione nella regione. Chi fosse interessato può
chiederlo alla Redazione della </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Sahrawi
Newsletter</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">La novità di quest’ultimo mese è la richiesta ufficiale
di <b>riscatto per la liberazione</b> .
Inoltre il <b>MUJAO</b> che ha rivendicato
l’attentato a Tamanrasset e il rapimento sette membri del Consolato algerino a
Gao (Mali), tra cui il Console, chiede oltre al pagamento di un riscatto la
liberazione di alcuni prigionieri. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Desta una certa preoccupazione <b>l’instabilità del Mali</b> (vedi sotto Sahel), tuttavia il governo
spagnolo si è detto non preoccupato per gli eventi in corso, eventi che non
ostacolano la rimessa in libertà degli ostaggi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Tra le molte manifestazioni di affetto e di solidarietà
nei confronti dei tre sequestrati, citiamo l’intervento di Khadija Hamdi, <i>ministra della cultura</i> della RASD,
autore teatrale e promotrice dell’identità culturale ed artistica sahrawi, nel
suo discorso di apertura della 9a edizione del Festival internazionale del
cinema nel Sahara Occidentale (FISAHARA). La ministra ha affermato che “<i>ogni famiglia sahrawi sente che è come se
Enric Gonyalons, Ainhoa Fernández de Rincón e Rossella Urru fossero stati
rapiti nella propria tenda”<o:p></o:p></i></span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-72331590371706548082012-05-05T04:29:00.005-07:002012-05-05T04:33:08.111-07:00Territori Occupati: la mobilitazione continua<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Il 28 aprile si è svolta a <b>El Aiun</b> una manifestazione
davanti alla sede regionale del Consiglio nazionale dei diritti umani. Appena
iniziato l’assembramento, la polizia è intervenuta brutalmente, si segnalano 13
feriti e 5 fermati. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Una manifestazione parallela si è tenuta il 30 aprile nella
città di <b>Bojador</b>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif;">Si è tenuto a El Aiun il 20 aprile il processo per <i>i
fatti di Dakhla</i>, gli incidenti avvenuti a seguito di una partita di calcio nel
settembre scorso. Sono comparsi davanti alla Corte di Appello <b>16 detenuti
sahrawi e 7 coloni marocchini</b>. I prigionieri sahrawi hanno respinto le accuse,
ed hanno attribuito gli incidenti alle forze di sicurezza e militari che hanno incitato
i coloni marocchini a dare la caccia ai sahrawi. Tutti gli imputati sahrawi
hanno denunciato <b>violenze, torture e maltrattamenti</b> durante la loro detenzione,
quattro di loro hanno chiesto di essere sottoposti ad un controllo medico per
provare le torture subite. Il processo si è concluso con la <b>condanna di tutti
gli imputati sahraw</b>i, le condanne più pesanti, a tre anni di carcere, sono
state pronunciate nei confronti di <b>sei difensori dei diritti umani</b>. Tre coloni
marocchini sono stati condannati a un anno con la condizionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif;">Il processo si è svolto alla presenza di <i>osservatori
internazionali</i>, quattro dalla Spagna e due dall’Italia, <i>Roberta Bussolari e
Federico Comellini</i> dell’<b>Associazione El Ouali</b> di Bologna.<o:p></o:p></span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-76986961385236274692012-05-05T04:26:00.004-07:002012-05-05T04:26:58.723-07:00Primo Maggio: i lavoratori sahrawi aspettano ancora<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">In occasione delle <b>Festa dei lavoratori</b>, Mohamed Chej
Segretario generale dell’Unione UGTSARIO ha rilasciato a Rabuni una
dichiarazione a proposito dei lavoratori sahrawi dipendenti di imprese spagnole
fino al 26 febbraio 1976 (ultimo giorno dell’amministrazione spagnola). Il
riconoscimento dei loro diritti ha fatto passi in avanti. Il 2 agosto 2011
sulla Gazzetta ufficiale</span><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> </span><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">è stato
pubblicata la decisione che impegna il governo a presentare entro due mesi</span><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> </span><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">al parlamento nazionale la lista degli aventi
diritto e i costi dell’operazione. In realtà si sta ancora attendendo che tutte
le raccomandazioni siano messe in pratica. </span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-88516192369300464942012-05-05T04:25:00.003-07:002012-05-05T04:25:21.293-07:00I giovani sahrawi in azione<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Si è tenuto ad Asunción (Paraguay) dal 20 al 23 aprile il
<b>29° Congresso della IUSY</b> (Unione internazionale della gioventù socialista) cui
ha partecipato una delegazione dell’UJSARIO (Unione dei giovani sahrawi). Al
termine dei lavori è stata approvata una Dichiarazione finale nella quale si
esige la tenuta di un <b>referendum di autodeterminazione e l’applicazione del
diritto internazionale</b>. Rinnovato il vertice dell’organizzazione per i prossimi
due anni: Teceber Ahmed Saleh, dell’UJSARIO, è stato eletto vicepresidente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Il prossimo <b>10-11 maggio</b> si tiene nella wilaya di Awserd
la Seconda Conferenza nazionale della gioventù.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Per il<b> 20 maggio</b>, anniversario dell’inizio della lotta
armata di liberazione (1973), si terranno in Italia e diversi paesi iniziative
da parte dei giovani sahrawi. <o:p></o:p></span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-81159905305316421182012-05-05T04:24:00.001-07:002012-05-05T04:25:59.499-07:00Cultura: la Nona edizione del Festival internazionale del Cinema<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">La 9a edizione del <b>Festival internazionale del cinema nel
Sahara Occidentale </b>(FISAHARA) si tiene dal 1 al 6 maggio nel campo profughi di
Dakhla. Quest’anno la manifestazione è stata dedicata ai tre cooperanti
sequestrati. In programma anche video realizzati dalla Scuola di cinema
audivisuale Abidin Kaid Saleh, che ha sede nei campi. I film saranno visibili
in streaming fino al 9 maggio, collegandosi al sito di Fisahara per avere la
pass word individuale di accesso: </span><a href="http://www.festivalsahara.com/" style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">http://www.festivalsahara.com/.</a></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-11138079514195597882012-05-05T04:19:00.005-07:002012-05-05T04:19:46.675-07:00Tornano in Italia i bambini sahrawi “Ambasciatori di pace”<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Il Programma di Accoglienza estiva dei bambini sahrawi non ha perso vitalità malgrado le difficoltà economiche. Nei mesi di luglio e agosto verranno in Italia <b>316 bambini e 40 accompagnatori </b>provenienti dai campi profughi sahrawi in Algeria, con un aumento rispetto allo scorso anno.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif;">Promosso dall’ANSPS e coordinato dall’Equipe Nazionale, il programma vede la suddivisione dell’Accoglienza in <b>25 progetti </b>a cui aderiscono circa 55 Partner locali (Associazioni di solidarietà, Enti Locali, Pubbliche Assistenze) distribuiti sul tutto il territorio italiano: dalla Lombardia all’Emilia Romagna, dalla particolarmente attiva Toscana alla Sardegna, dalle Marche al Lazio e Campania, dalla Puglia alla Sicilia. I bambini saranno accolti prevalentemente in strutture. Progetti specifici sono indirizzati alle attività sportive, e ai bambini diversamente abili e celiaci. Tutti i progetti sono stati presentati in collaborazione con la Rappresentanza del <i>Fronte Polisario</i> in Italia e del <i>Ministero della gioventù e dello sport</i> della Rasd. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif;">Nei mesi estivi, i bambini sahrawi saranno dei veri e propri “Ambasciatori di pace” di un popolo in esilio: si incontreranno con le istituzioni e la società civile e avranno visibilità sull’opinione pubblica e sul mondo dell’informazione nazionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif;">Tra le attività estive di quest’anno è previsto il <i>Concorso</i> “<b>Che cosa ho imparato dai bambini sahrawi</b>”, che premierà la migliore produzione multimediale prodotta dai Partner partecipanti al progetto; il <i>tour italiano</i>, in agosto, della cantante sahrawi <b>Mariem Hassan</b> e la <i>I Giornata Nazionale</i> dedicata ai bambini sahrawi, il “<b>Sahrawi day</b>”.<o:p></o:p></span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-59417695827356833342012-05-05T04:13:00.003-07:002012-05-05T05:08:48.253-07:00Magheb: Le primavere arabe alle prove delle elezioni<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Il <b>10 maggio</b>
prossimo si vota in <b>Algeria</b> per
l’elezioni legislative. Dopo le elezioni parlamentari in Tunisia, Marocco ed
Egitto, dove hanno vinto i partiti fondamentalisti, ora è la volta
dell’Algeria. I deputati avevano adottato nel dicembre scorso una legge sui
partiti che impediva il ritorno sulla scena politica <i>del Fronte Islamico di Salvezza</i> (FIS) protagonista, anche dopo la
sua messa fuori legge nel 1992, degli “anni rossi” (di sangue). Alcune <b>formazioni islamiste</b> si contendono
l’egemonia nel parlamento contrastate da un <b>fronte laico diviso</b>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Il 23 maggio</span></b><span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";"> si avrà il primo turno delle elezioni presidenziali in <b>Egitto</b> (il secondo turno il 16 giugno).
Al termine di un tormentato procedimento, alla fine sono <b>13 </b>i <b>candidati</b> ammessi
alla competizione. La vigilia elettorale è caratterizzata da forti <b>tensioni</b> che hanno provocato numerosi
morti nella sola capitale.<o:p></o:p></span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-9508228136837262992012-05-05T04:12:00.004-07:002012-05-05T05:08:26.866-07:00Maghreb: Marocco, il governo islamista alla prova del potere<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Ha destato scalpore in Marocco e nel Maghreb la decisione
del <i>Primo ministro marocchino</i> <b>Benkirane</b> di abbandonare i funerali del
<i>primo presidente dell’Algeria
indipendente</i>, <b>Ahmed Ben Bella</b>,
che si sono tenuti ad Algeri il 13 aprile, a seguito della presenza del <i>presidente della RASD</i> <b>Mohamed Abdelaziz.</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Intanto si segnala la prima crisi aperta tra il primo
Ministro Benkirane e la società. Nel progetto di <b>riforma delle tv pubbliche</b> il leader del <i>partito islamista</i> (PDJ) “al potere” aveva fatto inserire una
massiccia presenza sia della lingua araba che delle <b>trasmissioni religiose</b>, sollevando la protesta non solo della
società civile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">L’informazione si dimostra così uno dei <b>lati più oscuri</b> del regime. Il giovane
cantante rap <b>Mouad Belghouat</b> è in
prigione dal 28 marzo dopo che su <i>YouTube</i>
è apparso un montaggio dei suoi <i>clip</i>
con una scena in cui un <i>poliziotto con la
testa d’asino</i> interpella un attivista del movimento di opposizione “20
febbraio”. Il cantante nega di essere all’origine del video, ora tolto dalla
circolazione. Rilasciato a fine aprile l’editore di giornali <b>Rachid Nini</b> dopo un anno di prigione
per “<b>disinformazione</b>”. Nel
quotidiano arabofono <i>Al Massae</i> (il
più diffuso) aveva messo in causa il direttore dei servizi segreti <b>Abdellatif al-Hammouchi</b> per l’esistenza
un <b>centro di detenzione e di tortura
segreto</b> a Témara, a sud di Rabat.<o:p></o:p></span></div>
</div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-40828665990409250902012-05-05T04:12:00.002-07:002012-05-05T05:07:57.383-07:00Sahel: Nuovi scenari in Mali<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Dopo il </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">colpo di
stato militare</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> del 22 marzo scorso, promosso dal capitano </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Sanogo</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> che ha deposto il presidente </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Amadou Toumani Touré</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> (per tutti ATT), i
militari ribelli sono stati costretti dalle pressioni della Comunità economica
degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas/Cedeao) a cedere il passo a una </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">transizione civile,</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> con la nomina del
presidente </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">dell’Assemblea nazionale a
presidente ad interim,</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> e di un </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">primo
ministro</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> che ha formato un nuovo </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">governo
composto principalmente da tecnici e da militari</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">. All’inizio di maggio c’è
stato nella capitale </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Bamako</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> uno </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">scontro a fuoco</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> tra i militari e i
sostenitori del presidente deposto ATT. Nel Nord dopo che il 6 aprile il </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Movimento nazionale di liberazione
dell’Azawad</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> (MNLA) ha proclamato </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">l’indipendenza
dell’Azawad</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> (nord del Mali), la situazione è in continuo movimento. La
città di </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Timbuctù</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> è stata oggetto di
</span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">scontri tra MLNA, AQMI</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> e un gruppo
ancor più radicale, </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">Ansar Eddine</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">,
diretto da un tuareg, ex-leader del movimento di liberazione. L’egemonia del
MLNA è scemata nel corso delle ultime settimane e il nord del Mali è diventato
terreno di </span><b style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">scontri ed alleanze</b><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> tra
tendenze diversi sia all’interno del </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">movimento
tuareg</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> che di quello </span><i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;">terrorista e
fondamentalista.</i><span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; line-height: 115%;"> </span> </div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-71576373063476977482012-05-05T04:12:00.000-07:002012-05-05T05:07:28.041-07:00Solidarietà Italia<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Dal 7 al 14 aprile il <b>Coordinamento toscano</b> ha organizzato il tradizionale volo di Pasqua
nei campi profughi sahrawi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Si è svolto a Trento il 16 aprile, l’incontro “<b>Forum Ambasciatori, l’Africa in Trentino</b>”,
cui hanno partecipato una decina di ambasciatori di paesi africani e una folta
rappresentanza della società civile. Il Sahara Occidentale era presente con <b>Omar Mih</b>, rappresentante del <i>Fronte Polisario</i> in Italia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Bookman Old Style","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Iskoola Pota";">Presso <b>l’Università
di RomaTre</b> si è svolta il 24 aprile una Conferenza sul tema “<i>Una primavera dimenticata: la resistenza
popolare nel Sahara Occidentale</i>” tenuta dal prof. <b>Luciano Ardesi</b>, <i>presidente
dell’ANSPS</i>, nel quadro dei Seminari di Storia dei Paesi Islamici promossi
dalla prof.ssa <b>Anna Bozzo</b>, del
Dipartimento di Studi storici, geografici e antropologici.<o:p></o:p></span></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-48113649042961846702012-04-19T02:07:00.002-07:002012-04-19T02:07:55.308-07:00Sahrawi: Campagna Consiglio di Sicurezza<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Il Segretario dell’Onu ha consegnato il 5 aprile il suo Rapporto annuale sul </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Sahara Occidentale al Consiglio di Sicurezza che deve prendere decisioni in </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">vista della scadenza della missione dei caschi blu (MINURSO) il <b>30 aprile </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><b>prossimo. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Nel Rapporto, messo online una settimana più tardi dopo alcune </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">modifiche “tecniche”, Ban Ki-moon analizza nei dettaglia tutti gli aspetti, </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">dalle violenze nei territori occupati, alle attività diplomatiche, agli </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">ostacoli incontrati dalla MINURSO. Da questo punto di vista, il Rapporto è un’</span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">analisi lucida <b>dell’impotenza della MINURSO</b>, limitata ad osservare il cessate </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">il fuoco senza poter esercitare le funzioni di una normale missione di pace </span><span style="font-family: Arial, Helvetica;"><span style="font-size: 12px;">Onu, a cominciare dall'osservazione le violazioni dei diritti umani. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Ancora una volta Ban Ki-moon fa riferimento, come nel Rapporto dello scorso </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">anno, ai meccanismi previsti dal Consiglio dei diritti umani. Ma alla luce dei </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">fatti illustrati nel Rapporto ciò che appare urgente è <b>l’adozione di misure di </b></span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><b>prevenzione delle violazioni e non solo di accertamento</b>. Purtroppo non c’è </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">alcun esplicito riferimento ad estendere il mandato della MINURSO alla </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">protezione della popolazione civile, come avviene per tutte le altre missioni </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">di pace dell’Onu. Il Segretario dell’Onu sembra essersi rassegnato all’</span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">avvertimento della Francia che da anni minaccia il veto se una tale proposta </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">fosse discussa e messa ai voti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Per questo motivo è importante fare pressione sui membri dei CdS affinché non </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">cedano ancora una volta al ricatto della Francia. L’ANSPS, insieme alla rete di </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">solidarietà europea ed internazionale, invita pertanto le organizzazioni di </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">solidarietà, le istituzioni nazionali e locali, i singoli ad una <b>mobilitazione </b></span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><b>nei confronti dei membri del Consiglio di Sicurezza</b>, che per il biennio 2012-13 </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">vede la partecipazione del Marocco, ma anche al ministro degli Esteri del </span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">proprio paese e ai parlamentari.</span></div>
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Di seguito alcune indicazioni e gli indirizzi per rivolgervi alle </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">istituzioni.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><b>Per le organizzazioni e le istituzioni:</b></span><br />
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Al Presidente di turno del Consiglio di Sicurezza (USA) per conoscenza ai </span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">membri del CdS</span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Al Ministro degli Esteri del proprio paese</span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Alla Delegazione francese all’Onu e all’Ambasciata francese nel proprio paese</span></i><br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><b>Per i singoli:</b></span><br />
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Al Parlamentare europeo di riferimento affinché scriva al Ministro degli </span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Esteri del proprio paese</span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Al Presidente del Consiglio di Sicurezza (e per conoscenza ai membri del CdS)</span></i><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><b>Punti chiave della lettera/mail:</b></span><br />
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">- La violazione dei diritti umani nei Territori occupati del Sahara </span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Occidentale continuano, come riferito dall’ultimo Rapporto del S. G. dell’Onu </span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">al Consiglio di Sicurezza.</span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">- La MINURSO è l’unica missione di pace dell’Onu che non ha mandato di </span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">monitorare i diritti umani e di proteggere la popolazione civile.</span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">- Per questi motivi si deve estendere il mandato della MINURSO alla </span><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">supervisione e alla protezione dei diritti umani.</span></i><br />
<b><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Esempio di richiesta:</span></b><br />
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Chiedo che la MINURSO riceva il mandato di vigilare sul rispetto dei diritti </span></i></div>
<i></i><br />
<div style="text-align: left;">
<i><i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">umani nei Territori del Sahara Occidentale sotto occupazione del Marocco e che </span></i></i></div>
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"></span></i><br />
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><i>sia messa in condizione di esercitare la funzione per la quale è stata </i></span></i></div>
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">
</span><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><div style="text-align: left;">
<i>istituita: l’organizzazione del referendum di autodeterminazione nel Sahara </i></div>
</span></i><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><div style="text-align: left;">
<i>Occidentale</i>.</div>
</span><b><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Richiesta specifica alla Francia:</span></b><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /><br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Chiedo che il governo francese cessi il boicottaggio dei tentativi di </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">estendere il mandato della MINURSO alla protezione dei diritti umani nel Sahara </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Occidentale occupato.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><b>Mail dei paesi membri del CdS:</b></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><i>Presidente CdS (USA)</i> usunpublicaffairs@state.gov<span style="color: blue;"> </span></span><u><br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" /></u><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Cina: chinamission_un@mfa.gov.cn</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Francia: france@franceonu.org</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Russia: rusun@un.int</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Inghilterra: uk@un.int,</span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><i>Membri non permanenti:</i></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Azerbaijan: azerbaijan@un.int </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Colombia: nosorio@colombiaun.org</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Germania: info@new-york-un.diplo.de</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Guatemala: guatemala@un.int;</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">India: india@un.int,</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Marocco: info@morocco-un.org,</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Pakistan: pakistan@un.int,</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Portogallo: portugal@un.int,</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Sud Africa: pmun.newyork@dirco.gov.za,</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Togo: togo@un.int</span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><b>Ministero degli Esteri</b></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">segreteria.terzi@esteri.it</span>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-24530626634296436282012-04-18T11:00:00.000-07:002012-04-18T11:00:12.143-07:00La primavera sahrawi all'Università Roma3<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><b><u>Martedì 24 aprile</u>,</b> il Prof.<b> Luciano Ardesi, </b> terrà un Conferenza sul tema della primavera araba e sulla questione del <i>Sahara Occidentale</i>:</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="text-align: right;"><u><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-align: center;">"</span><i style="text-align: center;">Una primavera dimenticata: </i></span></u></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="text-align: right;"><u><i style="text-align: center;"><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">la resistenza popolare nel Sahara Occidentale"</span></i></u></b></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
</span></i></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">L'incontro è aperto agli studenti della P<i>rof.ssa Anna Bozzo</i> e a tutti gli amici e gli studiosi della cultura araba e del Sahara Occidentale.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">***</span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><b> </b>24 aprile 2012, ore 16.00 - </span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> la Sala del <i>Consiglio del Dipartimento di Studi Geografici- Antropologici</i> (I Piano) </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Facoltà di Lettere e Filosofia - Roma Tre </b>(Via Ostiense 234 , Metro B - Marconi)</span></div>
</div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-58801321469724781672012-04-17T03:28:00.001-07:002012-04-18T11:37:30.881-07:00La questione sahrawi al Consiglio di Sicurezza<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il mese di aprile vede il
Consiglio di sicurezza dibattere la questione del Sahara Occidentale. Il 30
aprile scade infatti la missione dei caschi blu (MINURSO), ci si aspetta che
venga rinnovata di un altro anno, come avviene da tempo. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il Segretario generale dell’Onu
Ban Ki-moon ha presentato al Consiglio di sicurezza il 5 aprile il Rapporto che
dovrà orientare la discussione. Il “Gruppo di amici del Sahara Occidentale”
formato da Usa, Gran Bretagna, Francia, Russia e Spagna, avanzerà la proposta
di compromesso, anche se la situazione di stallo che dura da più di vent’anni
sembra non più accettabile. Il Rapporto
è stato messo online una settimana più tardi con alcune modifiche
“tecniche”, denunciate dal Polisario
come volte ad attenuare la portata della MINURSO che, come il suo acronimo ci
ricorda, è stata costituita per
organizzare un referendum nel Sahara Occidentale. Del resto nel suo Rapporto
Ban Ki-moon denuncia proprio l’impossibilità per la missione dei caschi blu di
svolgere le proprie funzioni.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il vero problema infatti è il
mandato dei caschi blu. Alcuni paesi e Christopher Ross, inviato speciale del
Segretario generale, vorrebbero che comprendesse la protezione dei civili e dei
diritti umani, com’è il caso di tutte le missioni di pace dell’Onu attualmente
in corso, con l’unica, incomprensibile, eccezione della MINURSO. <st1:personname productid="La Francia" w:st="on">La Francia</st1:personname> ha sempre
minacciato il veto nel caso in cui la proposta venga formalizzata, e il
Polisario ha denunciato alla stampa a New York come anche questa volta <st1:personname productid="La Francia" w:st="on">la Francia</st1:personname> stia manovrando
per impedirne anche solo la discussione. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per questo motivo la rete di
solidarietà europea ed internazionale, cui l’ANSPS si fa promotrice in Italia,
ha lanciato una Campagna in direzione del Consiglio di sicurezza (cfr. il
comunicato ANSPS del 16 aprile) affinché
rigetti una volta per tutte il ricatto della Francia e consenta alla MINURSO di
esercitare le funzioni che sono proprie a tutte le missioni di pace dell’Onu.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da ricordare anche il fatto che
il Marocco è, per il biennio 2012-13, membro del Consiglio di sicurezza, e
prenderà pertanto parte al voto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una manifestazione internazionale
è stata organizzata nei Territori occupati, nei campi profughi, in diverse
città europee il 14 aprile e in Australia il 13 aprile, ad iniziativa
dell’Unione degli Studenti Sahrawi (UESARIO), davanti alle sedi delle
Ambasciate e Consolati di Francia. In una lettera inviata il 16 aprile ai
membri del Consiglio di Sicurezza, l’UESARIO chiede che alla MINURSO sia
finalmente concesso di proteggere i diritti umani e denuncia la posizione della
Francia. (Cfr.: <a href="http://minurso.tumblr.com/">http://minurso.tumblr.com/</a>
). </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A Roma la manifestazione a piazza
Cinque Lune, davanti al Consolato francese, è stata animata dai giovani
sahrawi, organizzati nella <i>Lega degli
studenti sahrawi in Italia</i> alla loro seconda uscita in piazza (vedi sotto).
Dal Consolato il gruppo si è poi spostato in piazza Farnese, dove ha sede
l’Ambasciata.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://media.tumblr.com/tumblr_m2jrszTJcs1rn36vh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://media.tumblr.com/tumblr_m2jrszTJcs1rn36vh.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1311368434843084519.post-62031063494572768882012-04-17T03:23:00.001-07:002012-04-17T03:23:22.483-07:00Nuovi colloqui informali tra Polisario e Marocco<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La nona serie di colloqui informali tra Polisario e Marocco
si è tenuta dall’11 al 13 marzo 2012 a
Greentree Estate (Long Island, nello Stato di New York) sotto gli auspici dell’Onu.
Nessun progresso sostanziale sulla strada dell’autodeterminazione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<st1:personname productid="La Risoluzione" w:st="on">La Risoluzione</st1:personname> del
Consiglio di sicurezza n. 1979 del 27.4.2011 riaffermava infatti la volontà di
aiutare le parti a giungere ad una soluzione politica giusta, durevole e
reciprocamente accettabile che permetta l’autodeterminazione del popolo del
Sahara Occidentale, salvaguardando i principi della Carta dell’Onu. Mauritania e Algeria hanno assistito, in
qualità di osservatori, alla sessione di apertura e chiusura e durante la
discussione delle misure di fiducia. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le parti hanno ribadito le
proprie posizioni, e rigettato le proposte dell’altra parte, come base
esclusiva di discussione. D’altro canto è continuato il confronto sullo
sminamento, le risorse naturali e l’ambiente, temi sui quali le parti hanno registrato
dei progressi e la volontà di continuare, senza pregiudizio per lo status
futuro del Sahara Occidentale. L’obiettivo è costituire una base di dati che
consenta di incanalare le prossime discussioni. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quanto alle misura di fiducia
l’Alto Commissariato ai rifugiati
(ACNUR) metterà a disposizione da aprile un aereo di maggiori capacità
(150 passeggeri) che consentirà di
aumentare a 6.000 ogni anno il numero dei beneficiari delle visite familiari.
L’ipotesi di effettuare le visite via terra è stata nuovamente accantonata.
Sono stati inoltre analizzati i risultati del secondo incontro a Ginevra con
l’ACNUR (24-25 gennaio 2012) e si è deciso la tenuta di due seminari, in giugno
e in ottobre 2012. Uno dei seminari riguarderà il ruolo della donna e il significato
della <i>khaima </i>(la tenda tradizionale)
nella cultura hassaniya.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I prossimi due colloqui informali
si terranno a giugno in Europa, e a luglio (prima dell’inizio del mese del
Ramadan) in un luogo ancora da definire.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Christopher Ross, inviato
personale del Segretario generale dell’Onu, effettuerà una visita nella
regione, ivi compreso il Sahara Occidentale, a partire da metà maggio.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Al termine dei colloqui il
capo-delegazione sahrawi, Khatri Addouh, da poco riconfermato presidente del
Parlamento, ha fatto appello al Consiglio di sicurezza affinché assuma
pienamente le proprie responsabilità, e ha ribadito l’assoluta necessità di un
referendum di autodeterminazione. Nel corso dei colloqui – ha aggiunto - il Polisario ha sollevato la questione dei
diritti umani nei Territori Occupati, il libero accesso al territorio di Ong,
stampa e osservatori internazionali. Ha giudicato inammissibile il silenzio
dell’Onu sulle violazioni dei diritti fondamentali.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I colloqui appena svolti sono i
primi da quando il Marocco è entrato a far parte del Consiglio di sicurezza
dell’Onu dal 1° gennaio 2012, per due anni. La delegazione marocchina era
diretta dal nuovo ministro degli Esteri El Otmani, del PJD (Partito Giustizia e
Sviluppo) partito islamista, recente vincitore delle elezioni legislative del
novembre scorso.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I precedenti colloqui informali
si erano tenuti il 5-7 giugno e il 19-21 luglio 2011.</div>ANSPShttp://www.blogger.com/profile/02836303716335515810noreply@blogger.com0