La nona serie di colloqui informali tra Polisario e Marocco
si è tenuta dall’11 al 13 marzo 2012 a
Greentree Estate (Long Island, nello Stato di New York) sotto gli auspici dell’Onu.
Nessun progresso sostanziale sulla strada dell’autodeterminazione.
Le parti hanno ribadito le
proprie posizioni, e rigettato le proposte dell’altra parte, come base
esclusiva di discussione. D’altro canto è continuato il confronto sullo
sminamento, le risorse naturali e l’ambiente, temi sui quali le parti hanno registrato
dei progressi e la volontà di continuare, senza pregiudizio per lo status
futuro del Sahara Occidentale. L’obiettivo è costituire una base di dati che
consenta di incanalare le prossime discussioni.
Quanto alle misura di fiducia
l’Alto Commissariato ai rifugiati
(ACNUR) metterà a disposizione da aprile un aereo di maggiori capacità
(150 passeggeri) che consentirà di
aumentare a 6.000 ogni anno il numero dei beneficiari delle visite familiari.
L’ipotesi di effettuare le visite via terra è stata nuovamente accantonata.
Sono stati inoltre analizzati i risultati del secondo incontro a Ginevra con
l’ACNUR (24-25 gennaio 2012) e si è deciso la tenuta di due seminari, in giugno
e in ottobre 2012. Uno dei seminari riguarderà il ruolo della donna e il significato
della khaima (la tenda tradizionale)
nella cultura hassaniya.
I prossimi due colloqui informali
si terranno a giugno in Europa, e a luglio (prima dell’inizio del mese del
Ramadan) in un luogo ancora da definire.
Christopher Ross, inviato
personale del Segretario generale dell’Onu, effettuerà una visita nella
regione, ivi compreso il Sahara Occidentale, a partire da metà maggio.
Al termine dei colloqui il
capo-delegazione sahrawi, Khatri Addouh, da poco riconfermato presidente del
Parlamento, ha fatto appello al Consiglio di sicurezza affinché assuma
pienamente le proprie responsabilità, e ha ribadito l’assoluta necessità di un
referendum di autodeterminazione. Nel corso dei colloqui – ha aggiunto - il Polisario ha sollevato la questione dei
diritti umani nei Territori Occupati, il libero accesso al territorio di Ong,
stampa e osservatori internazionali. Ha giudicato inammissibile il silenzio
dell’Onu sulle violazioni dei diritti fondamentali.
I colloqui appena svolti sono i
primi da quando il Marocco è entrato a far parte del Consiglio di sicurezza
dell’Onu dal 1° gennaio 2012, per due anni. La delegazione marocchina era
diretta dal nuovo ministro degli Esteri El Otmani, del PJD (Partito Giustizia e
Sviluppo) partito islamista, recente vincitore delle elezioni legislative del
novembre scorso.
I precedenti colloqui informali
si erano tenuti il 5-7 giugno e il 19-21 luglio 2011.
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