Il Consiglio di Sicurezza ha approvato il 24 aprile la
Risoluzione con la quale, sulla base del Rapporto presentato dal Segretario
generale dell’Onu il 5 aprile, prolunga fino al 30 aprile 2013 il
mandato della missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale (MINURSO), in
scadenza al 30 aprile di quest’anno. Il rinnovo è diventato ormai un rito da
quando la missione è stata dispiegata nel 1991 per sorvegliare il cessate il fuoco e soprattutto per organizzare il
referendum di autodeterminazione.
La vera questione all’ordine del giorno era la protezione dei diritti umani. La
MINURSO è l’unica missione di pace a dell’Onu ancora in corso a non prevedere espressamente tale clausola.
Malgrado le richieste del Polisario, del Parlamento europeo (cfr. sotto), della
campagna internazionale promossa da diverse organizzazioni, tra le quali
l’ANSPS, il Consiglio di Sicurezza ancora una volta ha eluso il problema. Ha
vinto una volta di più il ricatto della
Francia determinata ad esercitare il diritto di veto se la proposta di
estendere ai diritti umani il mandato dei caschi blu fosse stata messa ai voti.
L’aspetto paradossale della Risoluzione è il sostegno alle due Commissioni regionali che
dipendono dal Consiglio nazionale dei diritti umani da poco istituito dal Marocco. Non solo il governo di Rabat
non ha mai garantito la protezione e la giustizia per i sahrawi, ma le
associazioni internazionali per la difesa dei diritti umani hanno anche negli
ultimi anni denunciato la continua violazione dei diritti dei marocchini stessi,
come confermato dall’ultimo rapporto del novembre scorso del Comitato contro la
tortura dell’Onu, e ciò a dispetto delle riforme annunciate. Per capire meglio
l’atteggiamento del Marocco nei Territori Occupati, basti pensare che nel
settembre scorso aveva protestato per l’invio di una missione Onu dopo i
sanguinosi incidenti accaduti nella città di Dakhla tra sahrawi e coloni
marocchini alla fine di una partita di calcio.
La Risoluzione riproduce nella quasi totalità quella
approvata lo scorso anno. L’unica timida aggiunta è la raccomandazione di garantire ai caschi blu la libertà di
interazione con tutti i loro interlocutori e la libertà di circolazione. Troppo poco di fronte alla denuncia di
Ban Ki-moon dei numerosi ostacoli posti dal Marocco alla missione.
La seduta del Consiglio è durata 15 minuti e la
Risoluzione è stata approvata all’unanimità. Nel suo intervento il Sudafrica ha espresso tutta la sua
preoccupazione per l’incapacità del
Consiglio di Sicurezza di stabilire un meccanismo credibile per la difesa
dei diritti umani.
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