Il 22 aprile ha segnato i sei mesi dal sequestro di Rossella Urru e dei due cooperanti
spagnoli Ainhoa Fernández de Rincón ed Enric Gonyalons. In questa occasione
l’ANSPS ha diffuso un comunicato e successivamente ha preparato uno speciale
documento Dal Sahara al Sahel, il
primo numero del Sahrawi Report,
dedicato interamente alla comprensione del rapimento dei tre cooperanti e
dell’evolversi della situazione nella regione. Chi fosse interessato può
chiederlo alla Redazione della Sahrawi
Newsletter.
La novità di quest’ultimo mese è la richiesta ufficiale
di riscatto per la liberazione .
Inoltre il MUJAO che ha rivendicato
l’attentato a Tamanrasset e il rapimento sette membri del Consolato algerino a
Gao (Mali), tra cui il Console, chiede oltre al pagamento di un riscatto la
liberazione di alcuni prigionieri.
Desta una certa preoccupazione l’instabilità del Mali (vedi sotto Sahel), tuttavia il governo
spagnolo si è detto non preoccupato per gli eventi in corso, eventi che non
ostacolano la rimessa in libertà degli ostaggi.
Tra le molte manifestazioni di affetto e di solidarietà
nei confronti dei tre sequestrati, citiamo l’intervento di Khadija Hamdi, ministra della cultura della RASD,
autore teatrale e promotrice dell’identità culturale ed artistica sahrawi, nel
suo discorso di apertura della 9a edizione del Festival internazionale del
cinema nel Sahara Occidentale (FISAHARA). La ministra ha affermato che “ogni famiglia sahrawi sente che è come se
Enric Gonyalons, Ainhoa Fernández de Rincón e Rossella Urru fossero stati
rapiti nella propria tenda”
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